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IL VIANDANTE DELLA SPERANZA, PRIMO PODCAST TARGATO CREDERE

Pubblicato il 13/03/2025

Ascoltare un racconto audio è un'esperienza immersiva, che ci aiuta a sintonizzarci su un argomento anche emotivamente.

   Cari amici lettori, quando qualche mese fa, è stato annunciato il tema del Giubileo – “Pellegrini di speranza” – nella redazione di Credere ci siamo subito chiesti come “raccontare” un tema così alto, dal forte profilo   teologico. È nata così l’idea di “Viandanti della speranza”, la serie di interviste pubblicate nei mesi scorsi su Credere, dedicate a personalità che potessero “incarnare” per noi oggi la speranza, tema altrimenti che rischiava di essere astratto e lontano dalla vita: abbiamo così interpellato Gemma Capra Calabresi e Cristina Cattaneo, don Luigi Verdi, Beatrice Fazi e altri ancora, cercando insieme con loro i segni di speranza tra le pieghe di tanti diversi percorsi esistenziali. Le interviste, che sono state anche videoregistrate, hanno trovato poi spazio in televisione, su Telenova e sulla Rete Corallo.

In questi giorni in­fine hanno preso un’altra forma: arriva ora infatti un podcast in più puntate intitolato Il Viandante della speranza, in cui le interviste che abbiamo realizzato vengono raccontate per un pubblico più ampio, con un corredo di sigla e musica. Potete trovarle sulle principali piattaforme (Spotify, Spreaker, Apple Podcast, Amazon Music) o al link bit.ly/crederepodcast.

Mi auguro che vogliate ascoltarle in tanti, ritrovando – in una forma nuova, tutta audio, qual è il podcast – la freschezza e la forza di quelle interviste, così ricche di spunti sul tema della speranza. In tempi umanamente desolati e desolanti, in cui la nostra vita quotidiana sembra essere riempita quasi soltanto da notizie sconfortanti, è importante coltivare l’arte della speranza, non rassegnarsi allo stato delle cose.

Perciò credo che ascoltare queste testimonianze può essere un esercizio in controtendenza. Rispetto alla sola lettura – che tocca di più la mente, favorendo la meditazione – l’ascolto di un podcast aggiunge la forza emotiva della voce degli intervistati, della musica, della voce narrante che ci accompagna dentro ogni storia. Insomma, favorisce quella comunicazione “da cuore a cuore” di cui spesso ha parlato papa Francesco. Un’esperienza “immersiva” che ci aiuta a sintonizzarci su un argomento anche emotivamente. Esperienza che si può fare in qualsiasi momento, qualsiasi cosa stiamo facendo, con un telefonino e delle cuffie.

Abbiamo bisogno, più che mai, delle esperienze di chi ha saputo trasformare in bene anche le situazioni più difficili: impariamo così a guardare al presente attraverso le lenti della «più piccola delle virtù», come la chiamava Charles Péguy.

Proprio papa Francesco ha ricordato qualche giorno fa, nella catechesi del mercoledì diffusa il 5 marzo, che Maria, la madre di Gesù, è stata «pellegrina di speranza» e la prima discepola di Gesù, perché lo ha seguito e si è lasciata plasmare dalla Parola di Dio. Ma, ci richiama il Ponte­fice, «questa singolare comunione con la Parola di Dio non le risparmia la fatica di un impegnativo “apprendistato”». Auguro a tutti e a ciascuno che questa Quaresima sia un “apprendistato” della fede e della speranza, sulle orme di Maria.


di: don Vincenzo Vitale
da: Credere 11/2025


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