2009 - Casa di preghiera San Biagio del venerdì 3 giugno 2022

Santi Carlo Lwanga e compagni, martiri

Perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi.

Per entrare nel senso vero e profondo di questa parola di Gesù, bisogna ricordare che, nel Vangelo, è riportata dentro il discorso d'addio ai suoi prima della passione. Queste cose non sono state dette dunque nell'imminenza dell'Ascensione. "Ora vado da Colui che mi ha mandato". Gesù pensa alla sua morte. Andarsene significava per Lui dare la sua vita in sacrificio per nostro amore. "Non c'è amore più grande che dare la vita" (Gv.15,13). Questo era il prezzo perché venisse a noi lo Spirito Santo. Per mezzo della sua passione morte e resurrezione, Gesù trasforma in se stesso la nostra umanità, e la rende capace di ricevere lo Spirito Santo.
E' in questo modo che Egli illumina anche la nostra condizione di fronte alla morte. Sì, la tristezza è vinta perché, nello Spirito Santo che Gesù ci ottiene, noi siamo messi in grado di vivere una profonda unione spirituale con quelli che ci hanno lasciato. Anche a nostro riguardo guardiamo non tanto alla nostra morte che subito passa, ma alla vita piena verso cui corrono i nostri giorni: la vita che non passerà mai.

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