Il Vangelo di oggi ci parla del Regno di Dio. Abbiamo questa frase molto forte di Gesù: “Quant’è difficile, per quelli che possiedono ricchezze entrare nel regno di Dio”.

Quando uno possiede tante cose pensa di poter possedere anche il regno di Dio, pensa che il regno di Dio sia qualcosa che si può conquistare con il proprio impegno, con i propri beni, con le proprie capacità, mentre la chiave per aprire la porta che ci permette di entrare nel regno di Dio è la gratitudine, cioè accorgersi che il regno di Dio è frutto di un grande dono che il Signore ci fa.

Si capisce quindi l’invito che Gesù fa a vendere tutto per entrare nel regno di Dio, non perché sia importante non avere niente, ma perché vendere tutto ci immerge nella gratitudine, quindi ci permette di capire che il regno di Dio è fonte della bontà di Dio. Ecco perché la Chiesa ci invita anche a fare gesti di carità magari anche piccoli, perché sono gesti gratuiti che ci permettono di capire il modo di fare di Dio e ci permettono di capire che per entrare nel regno di Dio bisogna comprendere la gratitudine del Signore, bisogna vivere con gratitudine nei suoi confronti, perché lui è uno che dona senza volere nulla in cambio.

Allora, in questa giornata, mettiamoci d’impegno a fare qualche gesto di gratitudine: non necessariamente bisogna dare dei soldi o dare qualcosa, basta anche un saluto, basta anche un sorriso fatto magari a una persona sconosciuta. Tutto questo ci permette di capire che il regno di Dio è qualcosa di gratuito, ci permette di vivere la gratitudine verso Dio e ci permette di avere quella chiave, appunto, che è la gratitudine, che ci permette di entrare in questo regno.

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