Mentre i profeti annunciano la parola di Dio, i legisti la vanificano, soffocandola in infinite prescrizioni. Se i loro padri hanno ucciso i profeti per non convertirsi, questi uccideranno la Parola stessa. La loro sapienza è perdizione: invece di aprire all'invocazione della misericordia, chiude nell'autosufficienza della presunzione. La sapienza di Dio da sempre sa di essere perseguitata e uccisa: la sapienza della croce, del bene che vince il male portandolo. A Gesù profeta e giusto verrà chiesto conto del sangue di tutti i giusti e di tutti i profeti, dall'inizio del mondo. Infatti il mistero di iniquità si consuma nell'ora della sua passione. Ma qui si compie anche il mistero della bontà del nostro Dio. L'ahimè che Gesù rivolge a legisti e farisei è veramente un "Ahi me per voi". È la sua stessa croce dove porta su di sé tutta la maledizione della legge e paga il conto di ogni delitto nostro.

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