VESPRI

Giovedì, 03 ottobre 2024

SAN FRANCESCO D'ASSISI, PATRONO D'ITALIA
Festa

PRIMI VESPRI

V   Il Signore sia con voi.
R   E con il tuo spirito.

Se non presiede un sacerdote o un diacono:

V   Signore, ascolta la nostra preghiera.
R   E il nostro grido giunga fino a te.

RITO DELLA LUCE

Cfr. Prv. 4, 18. 23

     Come la luce dell'alba
     cresce fino al meriggio,
           la strada dei giusti avanza
           verso l'eterna gloria.

V   Custodisci sopra ogni cosa il tuo cuore:
      fluisce dal cuore la vita.
           la strada dei giusti avanza
           verso l'eterna gloria.

     Come la luce dell'alba
     cresce fino al meriggio,
           la strada dei giusti avanza
           verso l'eterna gloria.

INNO

Tu sei corona e gaudio
Gesù Maestro e Signore,
a chi per te con animosa fede
la vita sua votò.

Odi la nostra preghiera,
guarda al servo tuo santo
e i fedeli che implorano
libera dalla colpa e dal demonio.

A noi ritorna il giorno
della sua morte beata:
dalle terrene lusinghe fuggendo
alla dimora celeste salì.

Forte e sereno, davanti agli uomini
ti riconobbe Re;
così vinse il Nemico
e dei malvagi superò le insidie.

Temprato nella rinuncia,
d'ogni mirabile virtù vestito,
compiuta ormai la faticosa strada,
al convito regale ora si asside,

Alla divina Trinità beata,
che la fatica dei servi
della sua gioia ineffabile premia,
gloria si canti nei secoli. Amen.

INNO

Iesu, coróna célsior
et véritas sublímior,
qui confiténti sérvulo
reddis perénne præmium.

Da supplicánti coétui,
huius rogátu, trístium
remissiónem críminum,
rumpéndo nexum vínculi.

Anni revérso témpore,
dies relúxit lúmine,
quo sanctus hic de córpore
sedes adívit cælitum.

Hic, vana terræ gáudia
et læta cultu prædia
pollúta sorde députans,
ovans tenet cæléstia.

Te, Christe, Rex piíssime,
hic confiténdo iúgiter
calcávit imi fórtiter
regem supérbum Tártari.

Virtúte firmus et fide,
amóre Christi férvidus,
ieiúna membra déferens
dapes supérnas óbtinet.

Proínde te, piíssime,
precámur omnes súpplices,
nobis ut huius grátia,
noxæ remíttas débita.

Deo Patri sit glória
eiúsque soli Fílio,
cum Spíritu Paráclito
nunc et per omne sæculum. Amen.

INNO

Sei gioia e corona dei santi, 
Gesù, o Maestro e Signore: 
per chi ti ha seguito con fede 
sei vita nel regno dei cieli.

Ascolta la nostra preghiera, 
il servo tuo santo t’invoca:
a noi che umilmente imploriamo 
concedi perdono e salvezza.

Cantiamo a questo beato 
che vive con te nella luce: 
onori e lusinghe fuggendo, 
entrò nella casa del Padre.

Discepolo forte e sereno, 
Signore e Re ti annunciava; 
così il Nemico sconfisse 
con te vincitore del male.

Temprato da ferme rinunce, 
da grandi virtù coronato, 
percorso il duro cammino, 
è assiso al convito regale.

A te, Trinità infinita,
che in cielo i tuoi servi fedeli 
con gioia ineffabile premi,
la lode per sempre nei secoli. Amen.

NOTIZIA DEL SANTO

Francesco nacque ad Assisi nel 1182. Figlio di un agiato mercante, nella giovinezza esercitò l’arte del padre, visse nella spensieratezza e ricercò la gloria delle imprese militari.
Ma, toccato dalla grazia, decise di vivere con perfetto rigore secondo il vangelo.
Rinunciando ai beni paterni, praticò la povertà più assoluta, esortando gli uomini alla sequela di Cristo, alla fraternità, alla concordia. Arse d’amore per Gesù crocifisso e volle servire la Chiesa, sua sposa, con umile devozione.
Con dodici compagni diede inizio all’ordine dei Frati Minori, che poi fu approvato dai papi Innocenzo III e Onorio III.
L’ardore apostolico lo spinse fino in Oriente alla corte del sultano. Tornato in Italia, si ritirò in solitudine sul monte della Verna, dove ricevette le stimmate, ultimo suggello alla sua conformità col Salvatore. Nel Cantico delle creature espresse il suo animo di poeta e di innamorato di Dio.
Morì presso Assisi la sera del 3 ottobre 1226. Canonizzato nel 1228 da papa Gregorio IX, nel 1939 fu da Pio XII proclamato patrono d’Italia.

SALMODIA

Ant.   Beati gli operatori di pace,
          beati i puri di cuore, *
          perché vedranno Dio.

Salmo 145

Beato chi spera nel Signore

Lodiamo il Signore nella nostra vita, cioè nella nostra condotta (Arnobio).

Loda il Signore, anima mia: †
     loderò il Signore per tutta la mia vita, *
     finché vivo canterò inni al mio Dio.

Non confidate nei potenti, *
     in un uomo che non può salvare.
Esala lo Spirito e ritorna alla terra; *
     in quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni.

Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe, *
     chi spera nel Signore suo Dio,
creatore del cielo e della terra, *
     del mare e di quanto contiene.

Egli è fedele per sempre, †
     rende giustizia agli oppressi, *
     dà il pane agli affamati.

Il Signore libera i prigionieri, *
     il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto, *
     il Signore ama i giusti,

il Signore protegge lo straniero, †
     egli sostiene l’orfano e la vedova, *
     ma sconvolge le vie degli empi.

Il Signore regna per sempre, *
     il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione.

Salmo 133

Invito alla preghiera notturna

Ecco, benedite il Signore, *
     voi tutti, servi del Signore;

voi che state nella casa del Signore *
     durante le notti.

Alzate le mani verso il tempio *
     e benedite il Signore.

Da Sion ti benedica il Signore, *
     che ha fatto cielo e terra.

Salmo 116

Invito universale alla lode di Dio

Lodate il Signore, popoli tutti, *
     voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
     e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria al Padre e al Figlio *
     e allo Spirito santo.
Come era nel principio e ora e sempre *
     nei secoli dei secoli. Amen.

Ant.   Beati gli operatori di pace,
          beati i puri di cuore, *
          perché vedranno Dio.

PRIMA ORAZIONE

O Dio, che nel cuore docile e generoso di san Francesco
hai dato compimento alla grazia battesimale
fino a portarla alla perfezione evangelica,
accresci la santità della Chiesa
e donaci di seguire più da vicino
i passi del tuo Figlio, Gesù Cristo,
nostro Signore e nostro Dio,
che vive e regna con te, nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE MARIA

Lc 1, 46-55

Esultanza dell'anima nel Signore

Sia in ciascuno l'anima di Maria a magnificare il Signore, sia in ciascuno lo spirito di Maria a esultare in Dio (S. Ambrogio).

Ant.   Beati i poveri in spirito, *
          perché di essi è il regno dei cieli.

L'anima mia magnifica il Signore *
     e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà  della sua serva. *
     D'ora in poi tutte le generazioni
          mi chiameranno beata. 

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
     e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
     si stende su quelli che lo temono. 

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
     ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
     ha innalzato gli umili; 

ha ricolmato di beni gli affamati, *
     ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
     ricordandosi della sua misericordia, 

come aveva promesso ai nostri padri, *
     ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre. 

Gloria. 

L'anima mia magnifica il Signore.

Ant.   Beati i poveri in spirito, *
          perché di essi è il regno dei cieli.
          Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE

O Dio, che in san Francesco d’Assisi, povero e umile,
hai affidato alla tua Chiesa
una viva immagine del Cristo,
concedi a noi di unirci a te in carità e letizia,
seguendo nella via del vangelo
il tuo Figlio unigenito,
che vive e regna nei secoli dei secoli.

SALLENDA IN ONORE DEL SANTO

Il giusto sarà sempre ricordato,
non temerà annunzio di sventura.

     Gloria al Padre e al Figlio
     e allo Spirito santo.
     Come era nel principio e ora e sempre
     nei secoli dei secoli. Amen.

Il giusto sarà sempre ricordato,
non temerà annunzio di sventura.

Orazione

Signore Gesù Cristo, 
che chiami i tuoi discepoli alla perfezione dell’amore, 
concedi ai credenti 
di ricercare in tutto la volontà del Padre 
sull’esempio dei santi. 
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

INTERCESSIONI

A Cristo diciamo la lode, che nei santi
ci dona una testimonianza del vangelo,
e con cuore credente preghiamo:

       Santifica il tuo popolo, Signore

I santi ti hanno servito nei fratelli;
     - dona ai tuoi discepoli
       di crescere nella carità.

Essi, che hanno avuto la grazia
di sopportare ogni dolore nel tuo nome,
     - intercedano presso Dio
       a favore dei colpiti dalla sofferenza.

I tuoi eletti hanno raggiunto la perfezione
nell'obbedienza alla volontà del Padre;
     - fa' che tutti gli uomini
       si conformino sinceramente
       all'eterno disegno di salvezza.

Tu che hai dato agli uomini
la speranza della vita senza fine,
     - concedi alla tua Chiesa di essere
       persuasiva testimone del tuo amore.

Tu che inviti i giusti al tuo celeste convito,
     - accogli tra i santi i nostri fratelli defunti.

L'amore di Cristo,
ci spinge a invocare il Padre di tutti:

Padre nostro.

CONCLUSIONE

Per la conclusione dei Vespri si danno due casi:

A) Se la celebrazione è presieduta da un sacerdote o da un diacono, la conclusione si fa col saluto e con la benedizione in questo modo:

V   Il Signore sia con voi.
R   E con il tuo spirito.
      Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison. 

V   Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito santo.
R   Amen. 

Si possono anche usare le forme di benedizione più solenni come è detto nel Messale.
Se si congeda l’assemblea, si aggiunge l’invito: 

V   Andiamo in pace.
R   Nel nome di Cristo. 


B) Nella celebrazione individuale o quando non presiede un sacerdote o un diacono, si conclude con la formula seguente:

V   Il Signore ci benedica e ci custodisca.
R   Amen. 

oppure:
V   La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
R   Amen.