Il silenzio della Chiesa che prega e si lascia trasfigurare dallo Spirito
Pubblicato il 12/11/2024
In diversi momenti della Messa il popolo di Dio è invitato al silenzio, che può avere diversi significati.
C’è una prescrizione logica di silenzio che è da quasi tutti trascurata. È quella che precede la preghiera di Colletta (Ordinamento generale del Messale romano, n. 54): «Poi il sacerdote invita il popolo a pregare e tutti insieme con lui stanno per qualche momento in silenzio, per prendere coscienza di essere alla presenza di Dio e poter formulare nel cuore le proprie intenzioni di preghiera». Quanto a lungo deve durare questo silenzio? In genere, quando c'è, dura 4 o 5 secondi, ed è veramente un po' poco.
Proviamo a riflettere sul valore ecclesiologico di questo silenzio. Il sacerdote invita il popolo a pregare, e in questo modo svolge il suo ministero nei confronti dell'intera assemblea: anche il prete dovrebbe formulare silenziosamente la sua preghiera. Se però non lascia questo spazio, è come se dicesse ai fedeli: «Basto io! Vi ho invitato a pregare, ma la preghiera la faccio solo io», e così anche l'Amen, con cui il popolo acclama alla fine della Colletta, appare svuotato di significato.
Analogamente: «Il sacerdote invita all'atto penitenziale, che, dopo una breve pausa di silenzio, viene compiuto da tutta la comunità mediante una formula di confessione generale, e si conclude con l'assoluzione del sacerdote, che tuttavia non ha la stessa efficacia del sacramento della Penitenza» (n. 51).
C'è anche un silenzio di partecipazione, come durante la Preghiera eucaristica. Anche qui il nuovo testo dell'Ordinamento (n. 78) conclude dicendo: «... Il significato di questa preghiera è che tutta l'assemblea dei fedeli si unisce insieme con Cristo nel magnificare le grandi opere di Dio e nell'offrire il sacrificio. La Preghiera eucaristica esige che tutti l'ascoltino con riverenza e silenzio». Tutto ciò è ribadito nell'Ordinamento (n. 147 di nuova composizione): «Quindi il sacerdote inizia la Preghiera eucaristica... che esige, per sua natura, di essere pronunciata dal solo sacerdote, in forza dell'Ordinazione. Il popolo invece si associ al sacerdote con fede e in silenzio, e anche con gli interventi stabiliti nel corso della Preghiera eucaristica...».
Infine alcuni accenni al silenzio, presenti nell'eucologia (preghiere della Messa).
«O Dio, Padre buono, che hai rivelato la gratuità e la potenza del tuo amore nel silenzioso farsi carne del Verbo nel grembo di Maria, donaci di accoglierlo con fede nell'ascolto obbediente della tua parola...».
«O Padre, nella casa di Betania tuo Figlio Gesù ha conosciuto il premuroso servizio di Marta e l'adorante silenzio di Maria: fa' che nulla anteponiamo all'ascolto della sua parola».
«O Dio, Padre del Signore Gesù Cristo, guarda alla Vergine Maria, la cui esistenza terrena fu tutta sotto il segno della gratuità e della riconoscenza: concedi anche a noi il dono della preghiera incessante e del silenzio, perché tutto il nostro vivere quotidiano sia trasfigurato dalla presenza del tuo santo Spirito».
di: don Carlo Cibien
da: Credere 4/2024
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